Banca del Plasma Iperimmune: l'ULSS 8 rinnova l'appello ai donatori

Pubblicata il 16/11/2020

L’innovativa terapia, che il San Bortolo è stato tra i primi centri a utilizzare, si sta dimostrando efficace nel contrastare l’evoluzione della malattia nei pazienti ricoverati per Covid-19.

Per far fronte al fabbisogno crescente dovuto all’incremento dei ricoveri, l'ULSS 8 rinnova l’appello ai pazienti sintomatici guariti dal Covid-19 per la donazione del plasma.

Il San Bortolo era stato tra i primi ospedali in Veneto e in Italia a utilizzare la terapia del plasma iperimmune per il trattamento dei pazienti ricoverati per Covid. Sulla base dei risultati incoraggianti immediatamente evidenziati in tutti gli ospedali che ne avevano fatto ricorso, poche settimane dopo la Regione Veneto aveva lanciato con grande lungimiranza un progetto per creazione di una “banca del plasma”, da utilizzare in autunno quando verosimilmente i ricoveri di pazienti Covid sarebbero tornati a crescere. A questa iniziativa anche l’U.O.C. Medicina Trasfusionale dell’ULSS 8 Berica aveva subito aderito, ottenendo in breve tempo un risultato di rilievo, grazie alla grande generosità dimostrata anche su questo fronte dai vicentini e al supporto delle principali associazioni di donatori di sangue.

Ora però, a fronte del crescente fabbisogno di questa importante risorsa,  l'ULSS 8i rinnova l’appello ai possibili donatori: «Voglio chiarire che in questo momento non c’è alcuna emergenza plasma iperimmune - sottolinea il dott. Francesco Fiorin, direttore della Medicina Trasfusionale del San Bortolo -: abbiamo ancora circa il 50% delle scorte che avevamo raccolto. Certo è però che con l’incremento dei ricoveri e la prospettiva di dover assistere un elevato numero di pazienti ancora per diverse settimane, è importante fin d’ora raccogliere nuove donazioni, per avere la garanzia di mantenere la piena disponibilità anche in futuro».

Di qui l’appello del Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale di Vicenza a donare il plasma, rivolto a tutti gli ex-pazienti Covid che, nelle ultime settimane (indicativamente da settembre) sono stati dimessi dai reparti di ricovero o comunque sono guariti dopo essere stati assistiti a casa, ma comunque sintomatici.

Per donare il plasma devono inoltre rispettare alcune caratteristiche precise: un’età compresa tra i 18 anni e 60 anni, avere avuto un tampone molecolare positivo per il virus Sars Cov2 e manifestato sintomi correlati alla malattia (febbre, difficoltà respiratoria, dolori alle articolazioni, perdita del gusto/olfatto, polmonite, ecc.), avere avuto almeno 1 tampone con risultato negativo dopo 10 giorni dalla comparsa dei sintomi e dopo almeno 3 giorni dalla scomparsa dei sintomi.

Sono invece esclusi dalla donazione: donne che abbiano avuto gravidanze o aborti, uomini e donne che abbiano ricevuto precedenti trasfusioni o affetti, anche in passato, da patologie neoplastiche.

𝗣𝗲𝗿 𝗴𝗹𝗶 𝗲𝘅-𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗖𝗼𝘃𝗶𝗱 𝗼𝗴𝗴𝗶 𝗴𝘂𝗮𝗿𝗶𝘁𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘁𝗼 𝗱𝗼𝗻𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗹 𝗽𝗹𝗮𝘀𝗺𝗮, 𝗶𝗹 𝗿𝗲𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗶 𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗶𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗥𝗮𝗰𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗦𝗮𝗻𝗴𝘂𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗹’𝗼𝘀𝗽𝗲𝗱𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗩𝗶𝗰𝗲𝗻𝘇𝗮 (𝟬𝟰𝟰𝟰-𝟳𝟱𝟳𝟬𝟱𝟵 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟯.𝟬𝟬 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟲.𝟬𝟬) 𝗲, 𝗽𝗲𝗿 𝗶 𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗨𝗟𝗦𝗦 𝟳 𝗣𝗲𝗱𝗲𝗺𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗮, 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗴𝗹𝗶 𝗼𝘀𝗽𝗲𝗱𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗕𝗮𝘀𝘀𝗮𝗻𝗼 (𝟬𝟰𝟮𝟰-𝟴𝟴𝟴𝟳𝟬𝟭 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟭.𝟬𝟬 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟰.𝟬𝟬) 𝗲 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗼𝗿𝘀𝗼 (𝟬𝟰𝟰𝟱-𝟱𝟳𝟭𝟰𝟲𝟲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟭.𝟬𝟬 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟰.𝟬𝟬).

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