Con la terza variante al Piano Interventi si limita la nuova edificazione

Pubblicata il 02/12/2020

Sì alle esigenze delle famiglie, no a nuove grandi lottizzazioni, priorità alla salvaguardia delle aree verdi. Il Consiglio Comunale di Caldogno, nel corso dell’ultima seduta, ha dato il via libera alla terza variante le Piano degli Interventi. Il nuovo strumento di pianificazione urbanistica riduce complessivamente di oltre 16.000 metri quadrati il potenziale di nuova edificabilità: in questo modo il 65% del territorio comunale calidonense rimane verde; un risultato ottenuto assecondando comunque le esigenze delle famiglie di effettuare modesti ampiamenti in contiguità con i propri edifici. Sono state tutte recepite le domande per la conversione di aeree da edificabili (oltre 10.000 mq) ad agricole: le cosiddette  “varianti verdi”; preservate inoltre le zone rurali, agricole e boschive, che verranno intaccate in maniera molto limitata (per 2.095 metri quadri in tutto). Oltre agli interventi di ampliamento dei privati, sono comprese in questa quota di utilizzo del territorio alcune nuove piste ciclabili e piccole nuove edificazioni mono o bifamiliari che sorgeranno comunque in aree già destinate a scopo residenziale. La parte produttiva sviluppa per nuovi 276,40 mq. Per quanto riguarda gli accordi pubblico-privato, decade definitivamente il progetto del Centro Equestre, visto che sono scaduti i termini dell’accordo con la Regione; l’area rimane comunque perimetrata come zona di interesse pubblico.
L’assessore all’urbanistica Marcello Vezzaro è molto soddisfatto del risultato raggiunto: «Si confermano le linee guida che avevamo già inserito all’interno del PAT e del documento del Sindaco approvato nel 2018, per evitare che sorgano nuove lottizzazioni che non siano in contiguità con le esistenti - sottolinea - dando al tempo stesso risposte positive a molte esigenze famigliari». Con questa variante sono state approvate anche le nuove norme del regolamento edilizio, conformi agli ultimi requisiti introdotti dalla Regione e nella maggior parte uguali per tutti i Comuni del Veneto: cittadini e imprese potranno così beneficiare di procedure più semplici, ad esempio con il nuovo registro comunale elettronico dei crediti edilizi e dei crediti di “rinaturalizzazione”, derivanti dall’abbattimento di fabbricati incongrui. È stato inoltre aggiornato ed esteso l’elenco degli interventi di edilizia libera, che svincola dalle autorizzazioni molti interventi esterni contenuti come ad esempio colonnine elettriche, pompeiane, serre, tende, pergole, giochi per bambini, ricoveri per gli animali e ripostigli per gli attrezzi; inserita la possibilità del recupero dei sottotetti esistenti, rispettando i parametri illuminotecnici

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